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Grazie

"Ragazze Grazie per quello che fate. Quando sono stata catapultata in questo mondo il vostro blog mi ha aiutato molto".

Siamo arrivate a un incontro in oncoematologia e siamo state accolte da questa frase che una nostra collega di sventura ci ha detto mentre attendevamo di ascoltare un piccolo convegno sul cancro al seno.

Sono parole strazianti, perché è terribile sapere anche solo di un’altra persona su questo duro percorso, ma allo stesso tempo meravigliose da sentirsi dire. Vuol dire che stiamo facendo la cosa giusta, e che questa viene percepita nel modo che desideriamo.

Affrontare una brutta diagnosi fa paura, a tutti, che tu sia donna, uomo, giovane o vecchio, quando senti una sfumatura della parola cancro vai in panico. Poi da lì bisogna reagire. Essere utili alle persone è il nostro scopo. Ognuno reagisce a quella notizia come meglio crede. Chi la elabora prima, chi dopo, chi non riesce a reagire, chi urla e si arrabbia. Insomma ognuno la prende come riesce, non è facile per nessuno, né per chi ci passa né per chi sta intorno a un malato. Noi ci siamo passate tutte e tre, ognuna di noi ha reagito al percorso nel proprio modo, e non ne esiste uno giusto o sbagliato, ma il saper affrontare la cosa e il far passare il messaggio che di cancro si può sopravvivere, e che si DEVE reagire è il nostro scopo. Ci sono anche le giornate no, ed è normale, ma ci sono tante giornate sì, ci sono le giornate normali, in cui si fanno le cose con la più assoluta regolarità, ci sono i momenti meravigliosi in cui annusi il profumo di un fiore e ti fermi a osservare un tramonto cogliendone la bellezza che ti eri dimenticato, perché in questo mondo sempre di fretta non sempre riusciamo ad avere il tempo per le piccole cose. Bisogna vivere la vita avendone cura in ogni sua piccola sfumatura. Bisogna capire che è vero che il cancro fa paura ma potrebbe sempre cascarti una tegola in testa, quindi meglio vivere col sorriso sempre, pronti a gioire di tutto che vivere coi musi lunghi, non ne vale la pena.

Il Grazie non va affatto a noi tre, noi ci mettiamo il nostro, ci esponiamo e raccontiamo perché siamo dell'idea che parlare faccia bene, scrivere ci faccia bene perchè è comunque uno sfogo. Parlare di ciò che ci è capitato, vuole essere uno spunto per essere utli ad altre donne o uomini (perchè il tumore non guarda in faccia a nulla: uomo donna, bimbo, colore della pelle o credo religioso), il grazie va a chi ci legge e a chi trova il tempo di spulciare tra i nostri pensieri e prenderci il buono che trova. Prendere i nostri consigli, le nostre esperienze mediche, uno spunto per riflettere. Il fare prevenzione è l'unica arma che abbiamo contro questa malattia. Affidarci a medici seri è la nostra arma d'attacco al mostro, come ha riportato la Toffa in tv, il cancro si cura con la chemio e con la radio, non c'è nessun altra opzione , ai dottori dobbiamo affidarci, loro sapranno aiutarci a sconfiggere i vari mostri che ci si presentano sul cammino. Noi facciamo quello che sappiamo fare meglio, parlarne.

Raccontarci per poter essere d'aiuto è il nostro orgoglio e sentire quelle parole ieri ci ha fatto percorrere la schiena da un brivido, un piccolo brivido di felicità, perche è cosi che vogliamo che passi il nostro messaggio.

Grazie a voi tutti


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